Una Birra

Arriva. So che adesso non sembra vero, ma arriva.Sta per arrivare il momento in cui alla fine di una calda e piena giornata ti siederai ad un tavolo, all’aperto, mentre il sole cala, come se dicesse anche lui “ok, adesso ci rilassiamo”.

Prova a immaginare la sete, che non è solo sete, è il desiderio di qualcosa che lavi dalla gola e dalla testa un anno di incazzature, che non sapevi nemmeno contro chi rivolgere. Che ti piaccia bionda, bianca, rossa o nera, tutto quello che vuoi è una birra.

Fresca e schiumosa, bevuta all’aperto, in mezzo agli altri… ci stai pensando? Quello sì che è un vaccino. Non che sia corretta Pfizer, no. E’ il rimedio contro la pesantezza di spirito che ci ha lasciato questa lunga assurdità. Lo sentirai al primo sorso, quello che fai senza respirare, che quasi se ne va mezza media e che solo dopo puoi mollare un sospirone.

Arriva quel momento, fidati. I problemi ci saranno lo stesso, ma potrai affrontarli dopo un sorso di birra, uno di quelli che ti rimette al mondo, perché sei umano, non solo un’entità biologica da preservare.

La gola fresca, la testa leggera, gli angoli delle labbra che tornano su, un amico che ti raggiunge, quella canzone che non sentivi da un po’, le chiacchiere, gente che ride, ragazzi e ragazze che si guardano di nascosto da un tavolo all’altro, qualche cuore che si sorprende a battere, la Vita.

Perché la Vita non è solo che lavoro facciamo, quanto produciamo e a che età arriviamo. La Vita è anche, o soprattutto, quel bel sorso di birra fatto tra gli amici che ti cancella i pensieri.

P.S.Da graDella abbiamo anche vino eh! L’acqua no, quest’anno han detto che non la possiamo vendere.